Lazio, questione Covid ► Avv. Afeltra: “Biancocelesti rischiano solo una multa. Problemi maggiori se comportamento ha creato un danno alla salute”

Questione Covid: cosa rischia la Lazio? Per rispondere in modo esaustivo a questa complessa domanda abbiamo deciso di coinvolgere uno dei massimi esperti in diritto sportivo. Ci pensa allora l’avvocato Roberto Afeltra a spiegare una situazione che nasconde dettagli e particolarità difficili da decifrare senza una adeguata spiegazione competente.

La procura della FIGC ha aperto una inchiesta al fine di accertare l’eventuale violazione del protocollo riguardante il Coronavirus. Occorre in tal senso precisare che, come ampiamente noto, il massimo organo calcistico nazionale e l’Uefa adottano due procedure diverse e indipendenti.

Queste le parole in diretta dell’avvocato Roberto Afeltra

 “Esistono due tipi di protocollo. C’è il protocollo dell’Uefa e quello della Federcalcio che tra loro si distanziano non di molto. Quindi sui tempi, sui modi, sui giorni di differenza e anche sulle modalità. Secondo quella inchiesta, che ha aperto la procura, la Lazio nei giorni precedenti alla partita con il Torino ad alcuni dei suoi calciatori non avrebbe fatto rispettare questo protocollo. Ora bisogna verificare se è vero o non è vero che quei calciatori della Lazio, che erano positivi, sono entrati in bolla o meno e se hanno rispettato esattamente le norme federali. Una cosa sono quelle federali, una cosa sono quelle dell’Uefa”.

Cosa rischia la Lazio?                       

La Lazio a mio avviso rischia solamente una multa. Perché il problema della penalizzazione o di una punizione maggiore nasce solo se da questo comportamento, in modo doloso, si sia creato un danno alla salute. Io sono convinto che, da quello che è in mia conoscenza, la Lazio abbia rispettato questo protocollo e le azioni poste in essere non hanno creato danni ai cosiddetti contatti stretti o di diffusione del virus”.

Come bisogna interpretare la precisazione della Juventus sul rispetto del protocollo federale?

Io non so se la Juventus possa essere o meno parte lesa. Ma la Juventus fa bene a sottolineare queste situazioni. Perché, siccome ci sono differenze tra il protocollo della Federcalcio e quello dell’Uefa, in Italia si devono rispettare i parametri federali mentre in Europa per partecipare alle gare e sufficiente rispettare i parametri Uefa”.

Sui titoli pubblicati dai giornali in questi giorni

Chi scrive le ‘strapaginate’ dovrebbe avere accesso diretto agli atti. Cosa che invece, per ora,  non ha nessuno perché sono atti coperti da un segreto degli atti federali. Qui non c’è da prendere le parti di nessuno, c’è da verificare se caso per caso i protocolli sono stati rispettati. Siccome c’è stata questa sovrapposizione di gare europee e di gare italiane, si potrebbe essere verificato un contrasto tra i due protocolli e bisogna vedere la Lazio cosa ha rispettato. Inoltre bisogna vedere se dall’eventuale mancato rispetto di questo protocollo derivino quelle conseguenze che, se dovessero essere verificate, porterebbero a sanzioni più gravi”.