In più di 30 anni di servizio Maria Grazia Dondini non aveva mai assistito a tutto questo. Medico di Medicina Generale operante in provincia di Bologna, la Dott.ssa Dondini ha dovuto per la prima volta nella sua carriera trasgredire alle regole del Ministero della Sanità.
E’ successo a febbraio, quando furono stabilite le regole per l’isolamento de pazienti Covid, che si sono tradotte nell’isolamento dei medici di territorio dai propri mutuati.
Ma nemmeno una sparizione così repentina dell’influenza a vantaggio dell’espandersi del coronavirus è uno scenario a cui la Dott.ssa Dondini aveva mai assistito: la curva riportata dall’OMS per quanto riguarda l’andamento dei principali virus dell’influenza nell’emisfero nord del mondo, ha un inaspettato calo repentino proprio a marzo, nel momento del picco dell’infezione da Covid. Un caso? No come testimonia il medico a ‘Un Giorno Speciale’: tutte le diagnosi dal quel momento rientravano nella sintomatologia da Covid, senza approfondimenti e senza la collaborazione dei medici di prima linea.
Il tutto è parte di un sistema profondamente lontano dai principi del giuramento di Ippocrate, come dice la Dott.ssa: il 2020 ha visto affermarsi regole sanitarie con uno spaventoso retrogusto di profitto, particolare che spesso, nella medicina, si può dimostrare fatale.
Ecco l’intervista ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.
“Il problema rispetto al giuramento di Ippocrate e al fatto che il medico non andava a visitare il paziente ha delle motivazioni diverse.
Io ultimamente ho avuto la fortuna di incontrare il professor Belli, presidente della Commissione Rischi ed Etica Sanitaria, con cui sto collaborando per preparare una denuncia perché ha evidenziato che siano stati completamente stravolti i principi della governance che ha proceduto non negli interessi della salute, ma in direzione contraria.
Nel tempo si è asservito a decisioni di natura politica ed economica che partivano dal ministero, a cascata ricadevano sulle regioni e poi sulle ASL. Queste decisioni hanno portato a favorire la medicina del profitto, si sottosta all’accordo vergognosi di cui non si parla tra sindacati maggioritario e una grossissima casa farmaceutica, la Sanofi, che interviene sulla formazione dei medici di medicina generale.
Le persone non lo sanno, ma il medico riceve una quota pro-dose per ogni vaccino che effettua sul paziente, ma non solo, se il medico è particolarmente virtuoso da raggiungere il target di dosi somministrate riceve a fine anno ulteriori incentivi da centinaia di euro”.
Il Covid ha ucciso l’influenza?
“Tutto è rientrato nelle diagnosi di Covid: noi in autunno, prima dell’inizio della campagna vaccinale, riceviamo il report dell’andamento dell’influenza dell’anno precedente.
Quest’anno – ed è molto curioso – noi abbiamo ricevuto questo report alla fine di febbraio. Guardate la curva e vedrete come l’influenza ha un improvviso calo proprio nel primo periodo dei contagi da Covid“.