Ora è legge: 50 milioni di euro andranno nelle tasche di continuerà a parlare di virus per conto del Governo.
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale una elargizione di 50 milioni di euro dello Stato nei confronti di emittenti che manderanno in onda gli spot del Ministero della Salute. Al decreto hanno lavorato il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e il Sottosegretario Mirella Liuzzi, entrambi del Movimento 5 stelle.
“Con questo provvedimento viene riconosciuto il contributo fondamentale delle emittenti radiotelevisive locali come importante presidio di informazione durante l’emergenza sanitaria” ha commentato il Sottosegretario.
Secondo quanto riportato sulla Gazzetta Ufficiale, per l’anno 2020 sarà riconosciuto “un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID-19“.
“I messaggi dovranno essere equamente distribuiti nelle ore di programmazione con l’impegno a garantire la messa in onda per una durata complessiva di almeno 60 giorni“.
10 giorni fino al 31 dicembre, 30 giorni dal primo gennaio al 28 febbraio e gli ultimi 20 dal primo marzo al 30 aprile 2021: questi i tempi in cui i messaggi del Ministero verranno spalmati nella programmazione delle varie emittenti.
Più soldi nel gruzzoletto delle tv commerciali: 20 passaggi giornalieri valgono oltre 750mila euro; 18 passaggi da 150 a 750mila euro; 14 passaggi da 40 a 150mila euro.
“A parte il fatto che chi volesse mandarli avrebbe il dovere morale di mandarli gratis, senza prendere soldi dallo Stato.
In questi anni ci sono stati amici degli amici che si sono arricchiti facendo prodotti editoriali non da quarta, ma da quinta fumatori, eppure hanno preso decine se non centinaia di milioni di euro. C’è uno sperpero di soldi pubblici veramente vomitevole, soprattutto in questo momento.
Avremmo preferito che questi 50 milioni di euro fossero dedicati a chi soffre.
Noi avevamo chiesto come aiuto semplicemente una legge che prevedesse un credito d’imposta (quindi soldi non diretti, ma indiretti) per l’editoria pura, cioè quegli editori che fanno soltanto questo come mestiere e non hanno alle spalle potentati industriali finanziari, che non hanno alle spalle delle lobby pazzesche, anche politiche, che ti fanno arrivare soldi così, senza giustificazione.
Questo è oggi il Paese, un Paese dove si scopre che il reddito di cittadinanza se lo sono preso una valanga di delinquenti che avevano centinaia di migliaia di euro sul conto corrente, dove fanno leggi-truffa come quella del 110% delle ristrutturazioni, una legge che illude le persone, che non potrà mai essere applicata perché dire alla gente che si può rifare casa gratis è un’illusione, non è vero!
Questo è il Paese. Un Paese dove ti schiaffano dentro casa, ti tolgono lavoro e dignità e se per caso dici qualcosa sei un negazionista che va abbattuto.
Un Paese dove impongono leggi fiscali che non sono in nessuna parte del mondo e vi danno degli evasori. Vi rendete conto di cosa sono stati capaci di fare?
Si potrebbero fare dei prestiti obbligazionari all’1,5% o al 2% e vedrai che gli italiani si finanziano da sé. E con questi soldi diamo lavoro a milioni di persone. Ma possibile che a nessuno di quei capoccioni viene in mente una cosa del genere?
E noi intanto chiusi in casa con la paura del Covid, che esiste, altroché, ma non è colpa nostra se un commissario che ha in mano l’Italia dice una bugia tremenda e afferma che abbiamo 11mila terapie intensive, quando al massimo ne abbiamo 7200? Non ci potete prendere in giro così!
Non è colpa nostra se non ci sono infermieri e se avete fatto partire i bandi in ritardo. Non è colpa nostra se dal 2019 il virus è in giro e non ve ne siete accorti!“