Numerosi tribunali, funzionari di voto di tutti e due i partiti – repubblicani e democratici – e diversi giudici fino adesso stanno dicendo che non c’è alcun motivo per rigettare l’elezione a Presidente degli Stati Uniti di Joe Biden. Addirittura Trump ritira ricorsi in molti stati e in Georgia il riconteggio delle schede ha segnato sostanzialmente una differenza di circa 1500 voti, che non saranno sufficienti perché Biden è in testa di circa 15mila.
Dunque non si vede quali siano i brogli che Rudolph Giuliani l’ineffabile, mentre gli colava in viso la tinta dei capelli, starebbe reclamando di fronte al mondo intero. Sostanzialmente neanche i repubblicani credono più a questa idea dei brogli. Peraltro perché Biden avrebbe dovuto, con il suo partito, organizzare brogli quando i sondaggi lo hanno sempre in testa negli ultimi due mesi? Qualche volta addirittura di più di 10 punti. Per quale ragione avrebbe dovuto puntare sui brogli quando la vittoria ce l’aveva già in mano?
Quantomeno avrebbe dovuto essere sereno e poco preoccupato. Chi doveva essere più preoccupato era Trump. Infatti ci saremmo aspettati più da lui dei brogli. Poi perché nessun giornalista di nessuna testata ha cercato, messo in luce, e rivelato segreti di questo tipo? Figuriamoci che notizia sarebbe state ad averle avute veramente in mano queste notizie… Eppure nessuno l’ha fatto.
Qui veramente stiamo entrando nel campo psicanalitico della fine ingloriosa di una ancor meno gloriosa presidenza. Il peggior Presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto, un pessimo individuo, sta uscendo di scena nella maniera peggiore possibile appigliandosi a brogli che non gli riconoscono neanche i suoi stessi amici di partito. Pensando a dei complotti organizzati addirittura da una centrale straniera con base in chissà quale altro posto del mondo, quando la logica, i numeri e i giudici fino adesso non hanno dato neanche un appiglio.
E’ possibile che è così difficile alzarsi in piedi e dire: ‘Scusate, questa volta ho perso’. Forse è lui che non vuole sentirsi dire il fatidico ‘You are fired’, quello che ha usato tante volte in un suo pessimo show televisivo.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi