Emergenza alberi – Mario Tozzi: “Vento? Evitare spazi verdi” – Diaco: “Ecco cosa stiamo facendo”

Aumenta il numero di alberi caduti nella Capitale a causa delle forti raffiche di vento. Il punto di vista del geologo e gli interventi della Commissione ambiente

Mario Tozzi interviene a Un Giorno Speciale sull’emergenza vento che sta portando paura e vittime a Roma e in tutta Italia. Ma quali sono i provvedimenti della Commissione Ambiente del Comune di Roma?

Il punto del geologo e le risposte del Presidente di Commissione Daniele Diaco.

Il verde urbano è fragile, molti alberi sono alla fine del loro ciclo di vita, ma non si possono abbattere tutti. Bisogna tenerli sotto controllo e verificare il loro stato di salute nel tempo. Dobbiamo riconoscerlo: è un lavoro immane.

“Gli alberi sono censiti, ma sono tantissimi. E’ difficilissimo tenerli sotto controllo – spiega Mario Tozzila cosa migliore in queste giornate è non avventurarsi nei parchi urbani e nelle zone boscate!” Ciò che bisogna comprendere dei rischi naturali è che non si possono azzerare, non sono mai del tutto prevedibili né tanto meno si possono fare segnalazioni in ogni caso di mal tempo. Cosa si può fare allora per (tentare di) evitare il peggio? Dobbiamo informarci – spiega il geologo – essere preparati come cittadini. Attraverso alcune precauzioni il rischio possiamo certamente ridurlo”.

Le cause?

I venti sono un po’ cambiati – chiarisce Mario Tozzi – abbiamo venti normali che vanno a velocità più forte e poi i tornado che iniziano a diventare comuni anche da noi. Checché se ne dica tutto questo è figlio del cambiamento climatico: più fa caldo, più c’è calore nell’atmosfera, più c’è energia. Il sistema atmosferico questa energia deve evacuarla e per farlo ha bisogno di perturbazioni a carattere violento”.

In assenza di un assessore designato che se ne occupi, come si sta muovendo la Commissione Ambiente del Comune di Roma?

“Stiamo portando avanti un progetto che metta dei sensori negli alberi – spiega il Presidente della Commissione Daniele Diaco – Lo scopo è quello di creare una sorta di sala di monitoraggio con cui seguire l’andamento della pianta”.

“Per anni la manutenzione non è stata fatta – continua Daniele Diacoe le attività sono state eseguite in modo maldestro. Noi vogliamo l’internalizzazione delle attività del servizio giardini, abbiamo fatto un bando di assunzione di 100 giardinieri e l’8 marzo verrà costituita la commissione che metterà al vaglio tutti i curricula. Vogliamo comprare macchinari nuovi, per esempio per togliere i ceppi sulle strade, e dovranno essere fatti degli investimenti cospicui!”