Dopo 28 anni, il mistero dell’agenda rossa del giudice Paolo Borsellino scomparsa dal luogo della strage subito dopo l’esplosione sembra arricchirsi di nuovi elementi.
“Uno scenario che ha dell’incredibile”: con queste parole Sigfrido Ranucci ha raccontato ai microfoni di Francesco Vergovich le grandi novità dell’inchiesta di Report che andrà in onda il 4 gennaio.
Un servizio, quello che andrà in onda lunedì, che già solo alle prime anticipazioni sui canali social è costato al conduttore minacce di morte e insulti: “Mi hanno augurato di essere investito da un Tir e rimanere un vegetale – ha detto in diretta – un bell’augurio di Natale insomma…”
Il racconto in questa intervista andata in onda a ‘Un giorno speciale’.
“Il 4 gennaio ci sarà uno speciale sulle stragi di mafia, ma soprattutto vedremo il filo che lega la strage di Bologna e quel periodo stragista con Cosa Nostra. Racconteremo di personaggi legati alla P2 che hanno fatto da collante da quel periodo fino a quelle di Firenze, Roma e Milano.
Vi dico in esclusiva che porteremo delle novità sulla famosa agendina rossa sparita dalle mani del giudice Borsellino negli istanti successivi all’attentato. I verbali della polizia parlano di uno scenario che ha dell’incredibile. C’erano degli uomini legati ai servizi che si preoccupavano negli istanti della strage non dei feriti, ma di togliere dalla macchina quella agendina rossa dove dentro c’erano probabilmente degli appunti presi da Borsellino raccolti anche da Giovanni Falcone e dentro potrebbero esserci quei motivi, quei nomi legati alle stragi.