Il primo tempo fra La Strega e I Diavoli è stato vivace e pieno di emozioni. Il Benevento affronta gli avversari come sempre fa dopo le prime partite di assestamento alla serie A: senza timore alcuno. Gli scambi fra i centrocampisti, la difesa, e l’attacco avvengono senza ansia. Il Benevento si nota in modo nitido sul campo col suo 4-3-3. L’impegno è totale.
Al 12’ purtroppo un intervento in ritardo di Tuia, che diventa ‘scomposto’ nei confronti di Rebic, impone all’arbitro di fischiare un rigore. Al 15’ Kessié si piazza sul dischetto e al fischio dell’arbitro, con un tiro forte, piuttosto centrale e ad effetto, spiazza Montipò che si getta alla sua sinistra. E’ l’1 a 0 per il Milan ma il Benevento non crolla. Anzi inizia a mettere in seria difficoltà il Milan. Al 19’ cross dell’ottimo Caprari, sponda deliziosa dell’instancabile Letizia e un tiro di Insigne col suo piede migliore, il sinistro, ad effetto esterno, che colpisce il palo. Sarebbe bastato ancora un millimetro e la palla si sarebbe avviata verso il fondo della rete, beffando Donnarumma.
Al 32’ ammonito Schiattarella probabilmente per aver detto all’arbitro di riguardare l’azione di un fallo veramente pericoloso di Tonali su Ionita. L’arbitro consulta La Var ed espelle Tonali. Il piede di questi sotto il ginocchio dell’instancabile Ionita è di quelli capitati per caso certamente, ma di quelli che rischiano di spezzare una gamba a chi lo prende.
Al 36’ entra Krunic al posto di Diaz che non aveva sfigurato. Ma il Milan doveva dare maggiore potenza atletica alla squadra. Al 39’ Letizia è sfortunato e dopo un potentissimo tiro verso la porta del Milan, probabilmente si ‘stira’ il flessore destro o il bicipite femorale. Chi vi scrive ha avuto l’impressione che il napoletano si toccare però il flessore. Al suo posto entra Improta. Ma la mancanza di Letizia è di quelle che si sentono notevolmente.
Al 41 un giallo per Calhanoglu a causa di un fallo nei confronti del guerriero Hetemaj.
Nel secondo tempo entra Moncini per il Benevento al posto di Hetemaj.
Al 49’ Leao, velocissimo, anticipa Montipò e si allarga un po’ troppo, per un giocatore normale; ma lui che normale non è s’inventa una di quelle azioni per cui persone come me, amano il calcio. Vede Montipò fuori dalla porta, alza gli occhi e piazza una palla meravigliosa lontana da Montipò che smanetta ma non ci arriva. Bisogna anche elogiare il passaggio di Rebic per Leao e giustificare Pioli, perché aveva fatto bene a non togliere Leao.
Al 51’ errore di Insigne che oggi ci ha tentato tante volte ma non ci è riuscito a fare lo scherzetto a Gigio.
Al 59’ Krunic mette a terra Caprari dentro l’area. Rigore. Tira lo stesso Caprari e sbaglia. Al 62 entra Foulon al posto di Tuia, che oggi non è stato perfetto come in altre partite.
Al 61’ Caprari sbaglia un rigore che avrebbe permesso alla strega di accorciare le distanze rimettendola in gioco.
Al 71’ al posto di Revic entra Castillejo, che scambia con Calhanoglu che colpisce il solito palo.
La partita diventa un po’ più dura e Leao e Dalot prendono due cartellini gialli.
All’81’ entra Kalulu per Kjaer, colonna invalicabile della difesa del Milan; e Conti per Calabria. Poi Caprari lascia il posto a Di Serio e Insigne a Sau. Ma non cambia nulla nel Benevento.
All’83’ Kessiè colpisce i due pali con un tiro.
In conclusione, il Benevento non ha demeritato. Non è colpa di Inzaghi la sconfitta. I valori dei giocatori in campo tendono in favore del Milan. Per il Benevento i migliori sono stati Ionita e Schiattarella, il quale, verso la fine della partita, esausto, certamente ha sbagliato qualche passaggio; ma è stato l’unico a ragionare senza sottomissione.
Per il Milan tutti e dieci rimasti in campo, sono da elogiare. Hanno subito molti attacchi dal Benevento ma non hanno mai smarrito la calma. Se devo fare un nome, faccio quello di Donnarumma: un gigante in area. Perché il Gigio nazionale, sta imparando pure ad uscire dalla linea di porta e prendersi la palla in cielo!
Chi ama la Strega attende l’entrata in campo di Nicolas Viola, perché con la sua classe cristallina, donerà al presidente Vigorito, al mister Inzaghi e al direttore sportivo Foggia, le soddisfazioni che meritano. Perché il Benevento al completo, darà filo da torcere a tutti. Parola di Mimmo Politanò.
Mimmo Politanò