Diego Simeone adesso rischia grosso. L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del tecnico dell’Atletico Madrid, dopo il brutto gesto nel match contro la Juve. L’esultanza dopo il primo gol dei colchoneros, nell’andata degli ottavi di Champions vinta poi dagli spagnoli per 2-0, ha suscitato scalpore e diverse polemiche. Potrebbe non bastare il mea culpa di Simeone, che due giorni fa ha provato a difendersi ancora: “Voglio chiedere scusa ancora una volta per quel gesto che ho fatto durante la partita alle persone che si sono sentite offese. Ho chiaramente espresso male quello che sentivo per i miei giocatori e in nessun modo era rivolto alla Juventus“. Simeone, dopo la vittoria, in conferenza stampa aveva spiegato così la sua esultanza: “L’ho fatto per mostrare ai nostri tifosi che abbiamo gli attributi”. Il caso sarà esaminato in una data ancora da confermare, vedremo se prima o dopo il 12 marzo, quando la Juve proverà a rimontare lo svantaggio.
Non solo Simeone, anche Allegri è finito nel mirino dell’Uefa per “ritardo nel calcio d’inizio del secondo tempo”.Contestato lo stesso articolo legato al caso Simeone, ossia l’11.2 che riguarda “i principi di condotta etica, lealtà, integrità e sportività“. Restando alla gara disputata a Madrid mercoledì scorso, l’Atletico è stato deferito anche per lancio di oggetti e scale bloccate all’interno del Wanda Metropolitano. Lo stadio che ospiterà la finale di Champions, obiettivo della Juve che però adesso sembra lontanissimo.