Con il reddito di cittadinanza “si parte a marzo” e “io non partirò mai ad aprile, l’1 aprile è un pesce d’aprile“. Così il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi Di Maio, parlando ad ‘Agorà’ sui Rai3. Col reddito “ci rivolgiamo a 5 milioni di persone in difficoltà, 5 milioni di persone e di famiglie in difficoltà” aggiunge Di Maio, sottolineando che nella manovra il governo aveva calcolato “tutti coloro che avevano diritto a prendere il reddito” ed erano quindi stati previsti “più soldi”.
Inoltre, il vicepremier promette che “anche per la prossima manovra l’Iva non aumenterà” anche perché, spiega, “da gennaio partirà il team ‘mani di forbici’ per tagliare tutti gli sprechi”. Questo, sottolinea Di Maio, “ci farà recuperare” le risorse necessarie, pari a 23 miliardi di euro, per le clausole di salvaguardia. “E poi – segnala ancora – a maggio ci saranno le europee” e sulle regole di bilancio dell’Ue “cambierà la mentalità”.
EUROPEE – Per quanto riguarda le alleanze europee “si decide tutto nei prossimi due mesi, tra gennaio e febbraio, insieme a altre forze presenterò un manifesto programmatico”. E “stanno nascendo forze che non sono solo di destra e di sinistra – aggiunge -. Sono impegnato per gruppo nuovo che non né di destra né di sinistra”. Per Di Maio la divisione sarà tra chi vuole riformare e chi no”.