Pau Lopez 6,5
C’è sempre stato. All’occorrenza con reattività brillante. Una sfumatura di imprecisione con i piedi.
Mancini 7
Lotta, sgomita, rincorre, inevitabilmente qualcosa a volte concede, soprattutto con Lautaro. Segna un gol pesantissimo e meraviglioso. Torsione di testa degna di Gerd Müller.
Smalling 6,5
Affronta Lukaku con intelligenza. Lo legge in anticipo, quando può, per non impattare contro di lui.
Spinazzola 6,5
Calo fisiologico è previsto. Finché ne ha, regge il confronto con Hakimi.
Ibanez 6,5
Attento, con una soglia di rischio giustificabile. Nell’uno contro uno cerca sempre di far valere la sua possanza e la lettura delle traiettorie.
Karsdorp 6+
Primo tempo turbo; cala alla distanza ma gestisce le risorse.
Villar 7
Esce un po’ dal giro palla all’inizio della ripresa; rientra però in partita, facendo valere la precisione del tocco a dispetto delle tossine. Sempre più autorevole.
Veretout 7
Recupero palla pulitissimo in occasione del vantaggio romanista; consueti coast to coast e intensità che, finché ne ha, non intacca mai la lucidità. Esce scuotendo la testa, ma la lettura di Fonseca è giusta.
Mkhitaryan 7
Sempre caratterizzante, a livello di qualità, nel suo modo di catalizzare la manovra e riempire di giocate il lato di competenza.
Pellegrini 7
Gol, per quanto aiutato dalla deviazione; soprattutto, tanta corsa e gestione del pallone senza andare sotto il minimo sindacale della lucidità.
Dzeko 6,5
Cala un poco nell’ultima parte; primo tempo in cui, da par suo, si prende la fase offensiva sulle spalle e le conferisce fluidità con la sua classe. Prende anche qualche colpo.
Bruno Peres 6
Ha gamba, si vede, anche con uno dei “clienti” più problematici.
Cristante 6+
Contributo di sostanza ed equilibrio tattico.
Mayoral 6
Ogni volta che entra dà la sensazione di avere in canna la giusta soglia agonistica.
Fonseca 7+
Esame di maturità superato. Crescita nell’autostima e nella consapevolezza. Si erano percepiti segnali positivi sin dalla conferenza di ieri. C’è ancora del lavoro da fare e forse si può essere più tempestivi per le correzioni in corsa, ma l’ha letta e gestita molto bene, alla fine.
Paolo Marcacci