Non c’è pace nel centrodestra. Il giorno dopo la vittoria in Sardegna, Forza Italia e Lega, in particolare, tornano a polemizzare, si lanciano stoccate. Nulla di nuovo, per carità, il copione è sempre lo stesso, ma danno ancora una volta l’immagine di un clima nervoso, da coabitazione forzata. Ad accendere le polveri ci pensa Matteo Salvini con una intervista a ‘Repubblica’, dove suona le campane a morto per l’attuale formula della coalizione: ”Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro: governiamo insieme nelle regioni, nei comuni, ma finisce lì…”. Parole che suonano come un vero e proprio monito verso Forza Italia e non faranno certo piacere a Silvio Berlusconi, ad Arcore con i suoi più stretti collaboratori. Ma la realpolitik invita a tenere i nervi saldi.
Il Cav, raccontano, ci è abituato al linguaggio del ‘Capitano’ da campagna elettorale, sa che le Europee saranno una guerra all’ultimo voto e non gli dà troppa importanza, ma anche in queste ore ricorda al suo alleato che senza Fi la Lega non va da nessuna parte. “I numeri parlano chiaro, Salvini vince solo col centrodestra unito” dice un big azzurro. L’ex premier non replica al segretario di via Bellerio, ha parlato già con una lunga nota a commento della vittoria di Christian Solinas, e preferisce marcare stretto Salvini, tenergli il fiato sul collo, portarlo al logoramento con i Cinque stelle, farlo cuocere nel suo brodo.
Io e Salvini siamo obbligati ad andare d’accordo, con Matteo devo collaborare per tornare a palazzo Chigi, niente strappi, ha detto in più occasioni Berlusconi in queste settimane, convinto che il governo Conte, a maggior ragione dopo la débacle M5S sarda, presto cadrà. Se Berlusconi tace, parlano alcuni fedelissimi come Mara Carfagna che, anche per orgoglio forzista, non ce la fa a trattenersi e stuzzica il ministro dell’Interno con l’ironia: ”Quanto astio Salvini, ma cosa ti avrà mai fatto Forza Italia? Qualcuno di noi, senza volere, ti ha rubato la Nutella?”. E rincara la dose Maria Stella Gelmini: “Non siamo noi a recapitare un messaggio a Salvini ma sono stati direttamente gli elettori: questo governo prima va a casa, meglio è”.