È stato pubblicato sulla rivista EUTEKNE, rivista tecnica che riguarda società, contratti, bilanci e revisioni, un mio articolo nella parte dei temi professionali dal titolo “La centrale rischi come strumento di consulenza”. È un articolo per addetti ai lavori su riviste specializzate destinate ai commercialisti. Come molti sanno io, di mestiere, insegno ai commercialisti finanziamenti di azienda e potete trovare informazioni sul mio sito www.strumenticommercialista.it.
In Italia nessuno si è ancora accorto che le imprese stanno chiudendo, come io denuncio su questa radio ormai da mesi, o quando se ne accorgono i politici dicono “eh va bè” – come ha detto il Senatori Monti – “dovremmo ristrutturale forse o pensare di accompagnarle alla chiusura”. Ripeto, come ho già detto in precedenza, vorrei sapere come si fa a pensare di ristrutturare un bar o una tabaccheria, una lavanderia o una pizzeria. Interessante saperlo, ma soprattutto vorrei sapere come mai, dato che c’è una normativa europea che prevede fino a 3 milioni di euro – poi alzata dalla Germania a 4 milioni fino al 90% di costi fissi – l’Austria per esempio, che ha un PIL che è il 20% dell’Italia, ha stanziato 12 miliardi e noi ne abbiamo stanziato 1 sul comma 627 della Legge di bilancio…
Questa cosa mi indigna perché noi continuiamo a raccontare le cose come se non fosse cambiato il mondo, come se non stesse per arrivare pienamente l’applicazione di Basilea IV, come se non ci fossero dal primo gennaio delle nuove norme in materia bancaria, come se non stesse cambiando tutta la procedura bancaria e come se, tra le varie cose richieste dal Recovery fund, non ci fosse la riforma della giustizia, che serve in realtà per accelerare le procedure di escussione delle banche per andarsi a prendere il bene dei poveri debitori.
Allora io mi chiedo: ma dato che le imprese che avranno dei bilanci disastrosi non saranno più bancabili per le ragioni che spiego ai commercialisti in un articolo sulla centrale dei rischi, ma lo Stato italiano non pensa di dover fare qualcosa come ha fatto la Germania? O pensate veramente di aspettare aprile-giugno per avere i bilanci dei commercialisti e, in seguito, dare un indennizzo da elemosina quando gli altri paesi hanno dato i soldi sei mesi prima? Anche perché c’è tempo fino al 31 dicembre del 2021. Mi sa che siete un po’ in ritardo, La fattura elettronica a che cosa l’avete fatta? Se non ad avere l’informazione prima dei bilanci? Vorrei saperlo.
Malvezzi Quotidiani, L’economia umanistica spiegata bene