Tra gli obiettivi che il Governo Draghi si porrà sin dalla sua formazione c’è la ri-formulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la conseguente gestione dei fondi che arriveranno dall’Europa. I famosi 209 miliardi del Recovery Fund, ottenuti dal Governo Conte lo scorso luglio, passeranno ora nelle mani del banchiere italiano probabilmente più autorevole a livello mondiale.
Quello che però fino a questo momento non è emerso nel dibattito pubblico su questi fondi legati al bilancio europeo, sono le condizionalità che quest’ultima pone per dare in cambio i soldi.
“Sono quattro le riforme epocali richieste dall’Europa”: lo ha rivelato in diretta con Fabio Duranti e Francesco Vergovich, il professor Valerio Malvezzi. Queste le sue considerazioni a “Un giorno speciale”.
“Dobbiamo cambiare completamente rotta e andare in una strada che io chiamo di economia umanistica. Questa è la mia proposta: rimettere la centro l’uomo e il lavoro. Invece, perdonami, sai quali sono le quattro raccomandazioni dell’Europa sui famosi Recovery Plan? Qui dobbiamo capire cosa farà il Presidente Draghi.
Quattro riforme epocali sono richieste dall’Europa:
- Le pensioni. E’ improbabile, spero, che taglino le pensioni. Ma probabilmente faranno quello che è stato fatto in passato: l’aumento dell’età pensionabile.
- Il lavoro. La chiamano la flessibilità del lavoro, ma vuol dire precarietà del lavoro, vuol dire togliere dei diritti ai lavoratori. Questa è la strada che viene raccomandata dai burocrati europei. La gente non ha capito. Certo che arriveranno i miliardi nei prossimi mesi, ma sarà ti do una goccia e tu fai una riformina, ti do una goccia e tu fai una riformina. Nei prossimi sei mesi diranno che il Governo cammina sulle acque, ma fra uno, due, tre anni cominceremo a capire cosa sarà successo. E dal 2027-2028 quelli che oggi ci presentano come regali, li dovremo pagare o con tagli di spesa o con aumenti di entrate, oppure con nuove tasse europee. Lo vedremo tra qualche anno.
- La giustizia civile. La velocizzazione della giustizia civile serve al mondo finanziario internazionale perché la svendita dei crediti che hanno le banche italiane sia il più veloce possibile.
- Avanzo primario al 2,5%.
Dobbiamo uscire da questo gioco, sennò siamo fot***ti. Noi potremmo emettere titoli di Stato, non capisco perché dobbiamo fare questa strada delle riforme, se non per andare a compiacere un sistema finanziario internazionale che ne trae tutto il vantaggio.
Io non accetto queste condizioni perché sono contro l’interesse del popolo italiano”.