Premesso che non ho assolutamente nulla contro Giorgia Meloni. Anzi, apprezzo il fatto che non abbia appoggiato il Governo Draghi. Ma c’è un però grande quanto una casa, che per il mio ruolo non posso ignorare. Giorgia Meloni oggi rappresenta l’opposizione del Paese, il cane da guardia dei giochi di palazzo. E noi dobbiamo assicurarci che quel cane da guardia non sia stato addestrato a non mordere.
Mentre la Meloni dice no al Governo Draghi, pare abbia detto sì alla sua entrata nell’Aspen Institute. Un altro club elitario, fondato e finanziato dai membri della finanza internazionale, in pratica dagli stessi membri dei circoli di cui fa parte Mario Draghi.
Nel Comitato Esecutivo abbiamo personaggi come Prodi, Giuliano Amato, ci troviamo spesso Monti. Lo vogliamo capire che da questi ambienti chi vuole fare gli interessi del popolo e dell’Italia deve stare alla larga. Anzi, bisognerebbe creare un fronte popolare per opporsi a questi circoli e ai loro disegni oligarchici e sovranazionali.
Nel Comitato Esecutivo dell’Aspen Institute c’è anche l’attuale ministro all’Economia Daniele Franco, contro cui Giorgia Meloni dovrà probabilmente battersi in futuro. E cosa farà: opposizione in Parlamento e poi sarà suo ospite nei salotti dell’Aspen?
Come si può pensare di fare opposizione a un Governo, dove una metà dei componenti sono tuoi alleati di coalizione e l’altra metà sono i soci del circolo internazionale a cui hai deciso di aderire. Queste deve essere l’opposizione nel nostro Paese? Urge un fronte popolare di opposizione a questo sistema. Non ci serve un’opposizione che non si può opporre.
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