Una puntata ricca di emozioni quella di ‘Io le donne non le capisco‘ di questa settimana. La dolcezza e delicatezza di Rita Forte ha toccato i cuori di tutti, specialmente quello della conduttrice, Sonia D’Agostino.
Rita Forte, una donna piena di amore e di amori: quello per mamma e papà, quello per la musica, per il pianoforte, per il suo angelo custode e per il compagno, incontrato per la prima volta a 18 anni e tornato nella sua vita, come un miracolo, dopo 32. Il suo racconto, accompagnato dalle note del Maestro Alberto Laurenti, dai saggi consigli della psicologa Loredana Petrone e dalla brillante ironia di Luciano Lembo, vi toccherà il cuore…
L’amore per la musica in una bimba di soli 6 mesi…
“Mia madre mi raccontava di aver capito che a me piaceva la musica già quando avevo 6 mesi. Mi metteva sul seggiolone e l’unico modo per farmi smettere di piangere era quello di accendere la televisione, ancora in bianco e nero, perché negli intervalli prima dell’inizio dei programmi c’era la musica. Ha proprio fatto la prova: lei spegneva la TV e io piangevo, la accendeva e smettevo“.
Un racconto emozionato anche e soprattutto nel dolce ricordo della mamma scomparsa: “Ha sempre sostenuto la mia passione. Mi portò dalla mia prima insegnante, la Maestra Marcella di Terracina, che al Teatro Traiano faceva le recite con i bambini. Mi portò lì mentre facevano le prove e appena entrai, lo ricordo ancora, vidi sulla sinistra un pianoforte con un bambino che suonava ‘Il piccolo montanaro’. Io non andai oltre. Mi fermai lì, sentii tutta la canzone e alla fine dissi ‘mamma, anche io voglio fare quello’. A 5 anni chiesi un piano ma dovevo saper leggere e scrivere, per cui sono andata a scuola un po’ prima, ho iniziato a prendere lezioni e appena ho compiuto 6 anni mio padre mi ha regalato il mio primo pianoforte, che ho ancora”.
La stima e l’affetto per un grande uomo: Luciano Rispoli
“Luciano ha capito tante cose di me. Mi diceva di fare una commedia, perché come attrice sarei stata brava. A me piaceva, ma non credevo di riuscire ad arrivare al teatro. Ora non c’è più, ma io da 10 anni sono al Teatro Manzoni. Lo aveva capito solo lui”.
“Il mio compagno è stato il mio primo fidanzato e dopo 32 anni il mio primo uomo…”
“Stavamo insieme quando avevo 18 anni – racconta divertita Rita Forte – era un ragazzo bellissimo. Piaceva molto alle ragazze, ma a lui però piaceva averne più di una! Così l’ho lasciato, avevo 21 anni. Poi, 32 anni dopo, io facevo un concerto a San Circeo e c’era pure zio Luciano, che mi diceva sempre che ‘dovevo trovarmi un ometto!’ Ma io non volevo un ometto, io volevo innamorarmi… insomma finito il concerto mi si avvicinano due persone. Io non lo avevo riconosciuto. L’ultima volta che lo avevo visto era un bel ragazzo moro e adesso era un uomo con tutti i capelli bianchi. Ho riconosciuto il suo sorriso. L’ho abbracciato! Lui non se lo aspettava, ci eravamo lasciati in un modo poco felice… Il giorno dopo siamo andati a mangiare una pizza ed è stato come se non ci fossimo mai lasciati. Adesso stiamo insieme da 8 anni”.
Un percorso tutto di pancia, quello di Rita Forte, che ha preso ogni decisione sempre e solo ascoltando il suo cuore, le sue sensazioni e il suo angelo custode, compagno di momenti belli e brutti, ma sempre al suo fianco.
“Mi piace molto crederci. Forse per solitudine, forse per la gioia di avere questo legame, ma nel mio cuore mi aiuta chiamarlo. Tanti anni fa ebbi un brutto incidente stradale, per come è andato io non avrei dovuto essere qui oggi. Sarei potuta morire in più momenti, ma ho sentito che qualcosa mi ha tirato fuori… L’ho pregato e quello che ho chiesto è successo”.
“Penso che bisogna avere anche il coraggio di ringraziarlo l’angelo custode – conclude – se lo cerchi nei momenti di difficoltà e il momento di difficoltà lo superi, bisogna ringraziarlo, perché ti ha dato la forza!”