“L’uomo stringerà i piccoli occhi grigi: ‘Scelgono quando deve arrivare una crisi, quanto deve durare, come e quando deve finire. Succede da tanto tempo, che ti piaccia o no, e né tu né io ci possiamo fare nulla. Come la vuoi mettere ora?“.
Questo è un passo del mio romanzo di fantascienza (‘Futura’) che parla di complotti.
Vi propongo invece ora il contenuto di un documento che potete scaricare in rete chiamato “Reviving and Restructuring the Corporate Sector Post-Covid“.
Non è fantascienza, è un documento che dice che siamo nel bordo delle insolvenze che stanno per arrivare in molti settori, e che è duro determinare la sopravvivenza di lungo termine delle imprese durante la pandemia.
Questo – sta scritto nel documento – complica i disegni di supporto del (attenzione a questo termine) “corporate sector“.
Si parla poi tra le righe di sviluppo di azioni politiche per supportare “the long-term economic resilience and growth“.
Teniamo a mente due parole: resilienza e “corporate sector”. Cosa vogliono dire in questo documento pubblicato a dicembre 2020 dal Gruppo dei Trenta finanzieri e banchieri accademici più importanti al mondo?
Che dopo la pandemia occorre pensare a far rinascere e ristrutturare le corporazioni, ovvero le multinazionali, le grandi imprese, le quali devono avere bisogno di supporto sul lungo periodo in termini di resilienza.
Questo termine lo troviamo anche in altri documenti, come il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” che l’Italia ha prodotto, pronto ad essere consegnato all’Unione Europea per avere in cambio i famosi Recovery Funds, cioè quei soldi per cui vi dicono che abbiamo dovuto fare il Governo Draghi.
E’ fantascienza? No, andate a cercare in rete.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’economia umanistica con Valerio Malvezzi