Non ci sono scuse all’ignoranza, non ci sono scuse per chi non ha voluto studiare

Oggi ne ho sentita una che non era male effettivamente. Poi dice che tutti i giorni qui parliamo di vaccini: manco per niente in realtà. Parliamo anche di altro. Parliamo di cultura. Oggi ho sentito questa: c’è un pregiudizio da parte di quelli che sono di sinistra per cui quelli di destra non hanno potuto studiare e non sono preparati. Magari non sanno che non l’hanno fatto perché non hanno potuto e hanno dovuto lavorare. Questa è esattamente un tipo di scusa che non funziona proprio.

Perché effettivamente se tu dai importanza allo studio, in qualsiasi condizione in cui ti possa trovare compresa quella del campo di concentramento, il tempo per studiare ce l’hai. Perché quello che hai studiato non te lo porta mai via nessuno. Dunque, quello che fa la differenza, è dare importanza allo studio e alla cultura in generale. Mi spiego meglio. Se io sono costretto a lavorare tutto il giorno, ma mi rimane anche un solo minuto, in quel solo minuto io posso studiare e leggere.

Abramo Lincoln era costretto a lavorare da piccolino nel negozio, chiamiamolo così, di carbonaio del padre. Faceva i compiti dietro la vanga del carbone, e non è che di tempo e voglia ne avesse poi parecchia. Nel libro ‘Cuore’ ricordiamo che il piccolo scrivano fiorentino, dopo aver fatto i suoi di compiti, scriveva per il padre durante la notte. Ricordiamo di quelli che facevano sacrifici per studiare pur essendo nell’età in cui lo studio era un obbligo e invece dovevano lavorare.

Lo ha fatto Mandela in carcere, a mente, per tutti quanti i suoi anni di prigionia. Lo ha fatto il Mahatma Gandhi, sempre in carcere, per far rivoltare un intero popolo. Lo studio è la cosa più importante che abbiamo. Dare importanza allo studio e alla cultura, quelle sono le cose importanti. Per questo fa rabbia sentire qualsiasi uomo o donna politica dire: ‘Sono tre anni che mi permetto il lusso di non leggere nemmeno un libro’. Non ci sono scuse all’ignoranza. Non ci sono scuse a chi non ha voluto studiare. Perché per potere potevamo tutti. Poco o tanto che fosse, bastava dargli importanza. E’ quella la differenza.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi