Addio al supercommissario. Da ieri Domenico Arcuri non è più il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 in Italia. Il Governo Draghi, in uno dei suoi primi atti di discontinuità rispetto alla guida precedente, lo ha sostituito con il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
Mascherine, app Immuni, banchi a rotelle, vaccini: numerose sono state le materie di competenza di Arcuri fino ad oggi. Probabilmente sono stati proprio i suoi pluriincarichi e la loro gestione a costargli il posto. Su tutti ha pesato soprattutto l’inchiesta penale sulle mascherine, dove attualmente Arcuri figura nella veste di parte offesa. Maxi-commesse con la Cina e procedure non del tutto trasparenti sulle quali l’ex commissario è chiamato a rispondere.
Se infatti Arcuri non siede più ai posti di comando, per contro l’inchiesta prosegue spedita. Ne ha parlato in diretta Fabio Duranti, ai microfoni di Francesco Vergovich. Questo il suo parere a “Un giorno speciale”.
“Avevamo capito che c’erano ormai business inarrestabili, impossibili da fermare per le persone che stanno al comando. Ieri Draghi ha rimosso Arcuri, ma insomma la rimozione non è neanche il minimo sindacale. Noi abbiamo scoperto che abbiamo comprato queste museruole al triplo del prezzo. Questo non lo posso accettare, quelli hanno preso centinaia di milioni. Centinaia di milioni di euro! Se uno di noi si sbaglia a scrivere sulla dichiarazione dei redditi le tasse, o non le paga perché non ci arriva, la prima cosa che ti becchi è cartelle, denunce, querele, processo.
Scopriamo che le mascherine, quelle che io chiamo museruole, sono state pagate il triplo con le commissioni date a dei faccendieri. E come unica cosa è stato sostituito Arcuri. Ma come sostituito? Se io non pago le tasse per quattro spicci mi venite a prendere a casa! Comunque centinaia di milioni sono formalmente finiti nelle tasche di intermediari. Ma come io Stato ho degli intermediari ai quali devo pagare una ‘commissione’. Oggi si chiamano commissioni, una volta se dovevi pagare qualcuno la chiamavi tangente. Non siamo ridicoli. Io credo che su questi beni non possano esistere commissioni. E tutto passa regolare”.