Io sono contrario al Governo Draghi, ma non è una posizione personale. È una posizione legata ai documenti che Draghi ha firmato all’interno del Gruppo dei Trenta. Quello che vi leggo da settimane, in particolare, è agghiacciante dal mio punto di vista in termini di politica economica per l’impatto potenziale sull’Italia e il fatto che lui oggi sia Presidente del Consiglio mi preoccupa molto. Ecco cosa c’è scritto.
“I Governi possono intervenire per proteggere l’abilità del sistema finanziario di supportare l’economia – quindi prima scelta di politica economica: proteggere le banche – le politiche pubbliche dovrebbero evitare azioni che indeboliscano il settore finanziario”. Cioè: attenzione, i governi non devono chiedere alle banche di aiutare l’economia.
“Accettare che alcune imprese siano lasciate fallire”. La frase che dice Monti: dovremmo interrogarci se non sia meglio lasciare fallire le aziende invece che aiutarle.
Poi si parla di “scelte impopolari che devono fare i governi”. Queste scelte includono: non si possono dare più aiuti di Stati, bisogna spostarsi su settore digitale e ambiente, perché? Perché lo hanno deciso le multinazionali.
Insomma, è un documento delle banche per le banche. Io mi chiedo, ma i parlamentari che votano Draghi le sanno queste cose? E se le sanno, come fanno a sostenere un governo che abbia come fine questi tre obiettivi: salvaguardare il settore finanziario, permettere che le imprese che non interessano al mondo Corporate falliscano e fare “scelte impopolari”. Davvero voi avete votato e siete a favore di queste politiche economiche?
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi