Pensare che l’Aifa abbia bloccato un vaccino per tutelare la salute degli italiani dopo aver riscontrato delle anomalie, ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Allora davvero pensano alla tutela della nostra salute più che al business? La realtà purtroppo, come vi dimostrerò, è esattamente il contrario.
Il vaccino AstraZeneca, non più e non meno dannoso degli altri vaccini, è stato bloccato a causa di scontri geopolitici in atto e per mere finalità di business sulla nostra pelle e sulla nostra salute.
Cosa è accaduto in quelle 18 ore?
Seguitemi con attenzione: ciò che ho dichiarato è molto grave, e va dimostrato.
Il 14 marzo del 2021 l’Aifa emette un comunicato definendo ingiustificato l’allarme sulla sicurezza del vaccino Astrazeneca. Meno di ventiquattro ore dopo l’Aifa fa sapere di aver sospeso il vaccino Astrazeneca prima del pronunciamento dell’Ema, agenzia del farmaco europea.
Cosa è accaduto nelle diciotto ore che sono passate da un comunicato all’altro?
C’è stato forse un picco di morti tra i vaccinati AstraZeneca che ha costretto l’Aifa a un giusto ripensamento?
Assolutamente no.
C’è stata però una telefonata tra il ministro federale della Salute del Governo Merkel e il ministro della Salute italiano Roberto Speranza.
Cosa chiedevano i tedeschi all’Italia? Di sospendere l’azienda anglo-svedese, così come avevano appena fatto loro.
Il tanto amato mantra dei burattini al Governo “ce lo chiede l’Europa” diviene in questo caso “ce lo chiede la Germania“, con una sola differenza: mentre noi italiani per i vaccini abbiamo rincorso l’Unione Europea ed il sogno (o meglio, quelli europei sono incubi) di avere un vaccino unico per tutta Europa puntando proprio su AstraZeneca, i tedeschi intanto compravano da soli trenta milioni di dosi della Pfizer, provando a farsi un vaccino in casa con “Curevac”
Ma chi è “Curevac”?
Ora che l’azienda “Curvac”, domiciliata dai Paesi Bassi ma con sede in Germania, è in dirittura d’arrivo per il vaccino e i tedeschi hanno già le spalle coperte dalle dosi Pfizer, ecco che la Germania improvvisamente ha tutto l’interesse politico ed economico a bloccare AstraZeneca, strumentalizzando il caso mediatico sui decessi sospetti che in realtà riguarderebbero in egual misura tutti i vaccini attualmente sul mercato a causa dei limitati tempi di sperimentazione. Non esiste infatti al momento un vaccino più sicuro dell’altro, né esiste vaccino che non stia dando controindicazioni anche gravi.
AstraZeneca però è quello più economico. Troppo economico rispetto agli altri: questo aveva già fatto finire il vaccino anglo-svedese nel mirino di una guerra commerciale.
Per i tedeschi era quindi arrivato il momento utile per chiudere con AstraZeneca e convincere gli altri paesi a fare lo stesso, specialmente l’Italia, che però non ha alternative a disposizione.
Il ministro della Salute tedesco chiama quindi il suo omologo italiano, chiedendogli di sospendere il farmaco AstraZeneca; ed infatti Speranza annuncia tempestivamente che, dopo la Germania, la sospensione riguarderà anche l’Italia.
Intanto l’Aifa, che dovrebbe essere indipendente dal Governo, è costretta invece ad ingoiarsi il comunicato di poche ore prima e ad emetterne un altro diametralmente opposto a quello precedente.
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