Vitto, alloggio, e un bel vaccino incluso nel pacchetto: nel 2021 cambiano anche le attrazioni turistiche, perché se un tempo prima di partire per una vacanza si guardava il luogo di residenza e i servizi offerti dal posto, adesso per molti c’è anche l’attrattiva del vaccino.
Il turismo vaccinale però stenterà a decollare anche a Belgrado, dove fino a ieri inocularsi dosi di Pfizer, AstraZeneca, Sputnik ecc… era possibile anche gratuitamente.
Oggi però è arrivato lo stop della Prima Ministra serba Ana Brnabić alle inoculazioni per i non residenti: niente vaccino per chi è stufo di aspettare il proprio turno nella propria nazione, anche a Belgrado.
A ‘Lavori in Corso’ ha annunciato l’ultim’ora il conduttore radiofonico Zeljko Pantelic.
“La Serbia ha e ha avuto un numero di vaccini molto elevato perché il Governo si è mosso in tempi non sospetti, hanno fatto molto bene il loro lavoro. Ma a causa di un movimento anti-vax, che in Serbia è molto forte, si sono trovati in una situazione sgradevole: come sapete alcune dosi di vaccino, una volta aperte non si possono rimettere nel frigorifero; quindi loro hanno aperto prima a tutti i cittadini dei paesi limitrofi, cioè dell’ex Iugoslavia, provando a fare politica e buon vicinato. Questo è molto facile, perché parliamo tutti la stessa lingua, una volta eravamo tutti un solo paese, quindi non è un problema completare l’iter burocratico.
Siccome non era specificato da nessuna parte che lo possono fare solo i cittadini di un paese, si sono aggregati anche i cittadini italiani, austriaci e tedeschi che non volevano più aspettare il proprio turno nel loro paese.
Ieri sera la prima ministra ha dato la notizia dello stop a queste persone perché in Serbia vogliono accelerare e anche fare un po’ di campagna, perché permettendo a tutti di vaccinarsi, non sono stati bravi in questo senso: hanno permesso a questo movimento anti-vax, che era già molto forte, di rafforzarsi”.