Amsterdam, la Roma non s’Arena

Possiamo definirla la serata dell’autostima romanista: la Roma ha ricominciato a volersi bene nella notte più pericolosa

La serata più importante della stagione, fino a questo momento perlomeno. Una serata preceduta da umori quasi pavidi e dimessi, in buona parte della tifoseria. Invece, dalle ceneri delle proprie difficoltà, nella notte più prestigiosa e contro un avversario il cui nome evoca leggende, la squadra di Fonseca mantiene sempre la gara in equilibrio, naviga di cabotaggio attraverso le fasi più intense del fraseggio olandese e alla fine colpisce con un gol balisticamente impressionante di Ibanez, che con la pesantissima marcatura si fa perdonare l’improvvido fallo da rigore grazie al quale l’Ajax ha avuto la chance per trovare il raddoppio. In questo senso, possiamo definirla la serata dell’autostima romanista: la Roma ha ricominciato a volersi bene nella notte più pericolosa. 

Contano gli episodi, in Europa più che mai: Diawara – scelto da Fonseca al posto di Villar – pregiudica un equilibratissimo primo tempo con un regalo a Klaassen all’interno della metà campo romanista. Ci ha messo i guanti Pau Lopez, in più di un’occasione, soprattutto con la scelta di tempo eccellente per le uscite a terra; ce li ha messi, in tutt’altra accezione, il giovane e lungo Scherpen, che praticamente ha…segnato la punizione che Pellegrini ha solo battuto.

Fonseca ha ritrovato un Veretout già brillante a livello di corsa, pur senza l’autonomia di una gara intera; un Edin Dzeko tornato affamato e anche più sciolto nella corsa. Gianluca Mancini non fa notizia, ormai, ma è stato il più lucido nelle fasi più complicate.

Piccola digressione, vista l’uscita di scena di Spinazzola dopo il milionesimo infortunio muscolare: a Trigoria sono eterni certi problemi? 

Il tecnico non ha bisogno certo dei nostri consigli, però un piccolo suggerimento, per il ritorno, ce lo permettiamo lo stesso: giovedì prossimo all’Olimpico serve una partita nuovamente attendista, come quella all’andata contro lo Shakhtar, senza pensare a questo ottimo risultato dell’andata. 

Paolo Marcacci