Fermato il vaccino Johnson&Johnson negli USA: francamente non capisco tutto questo allarmismo

Oggi ci tocca parlare dei vaccini. Johnson&Johnson – vaccino monodose, almeno in linea teorica, basato su una specie di artificio robotico di ingegneria genetica per cui un virus umano neutralizzato si infila nella tua cellula e poi va dentro il nucleo a dare un messaggio attraverso l’RNA per cui le cellule si attivano a generare anticorpi contro un virus che effettivamente non c’è – è stato bloccato perché negli Stati Uniti su circa 7 milioni di somministrazioni ci sono stati 6 casi di complicanze dovute a coaguli del sangue, a trombosi, che hanno ucciso una donna e messo in condizioni gravi un’altra. Gli altri 4 invece non hanno avuto conseguenze così pesanti.

Sarebbe curioso di sapere se, di fronte a una malattia come Covid-19 che in Italia soltanto ha fatto 115 mila morti e nel mondo quasi 3 milioni, si debba ancora fermarsi per questa ragione come nel caso di AstraZeneca. Questi due vaccini sono virus con un veicolo sostanzialmente diversi da quelli a mRNA come Moderna e Pfizer. Dobbiamo mettere in conto questi effetti collaterali, che pure ci possono essere e anche molto gravi.

Ma nelle vaccinazioni fatte nella nostra vita, anche quando eravamo piccoli oltre a quelle che abbiamo fatto ai nostri figli, erano insite complicanze anche peggiori di queste. In alcuni dei medicinali che prendiamo comunemente, valga per tutti la tachipirina, sono insite complicazioni come queste. Però non per questa ragione smettiamo di vaccinarci, o non li prendiamo, soprattutto se di fronte c’è un pericolo grave.

E’ molto più alta la possibilità di contrarre Covid-19, di finire in ospedale e addirittura di essere intubati o morire, che non di avere un problema per il vaccino. Quindi perché continuiamo a fare questo tipo di allarmismo su questi farmaci che, peraltro come è noto, sono un allenamento del sistema immunitario e non una cura in senso stretto e che ci porterebbero invece fuori da questa crisi. Come stanno facendo in Gran Bretagna, con quel piccolo rischio che si corre ma che è molto più piccolo di quello che si corre ammalandosi attraverso Sars Cov 2.

Questa è una questione che francamente non si riesce a capire. Purtroppo qui non si riesce a fare i conti con i numeri, non si riesce ad applicare il metodo scientifico, regna soltanto il panico più totale, anche perché il caso precedente di AstraZeneca porta in questa direzione. Io sono stato prenotato per AstraZeneca, e quello mi farò, come ciascuno di noi dovrebbe fare quando ha alle viste un vaccino e gli permetterebbe di uscire da una situazione di grande angoscia. Non so perché si stenta a capirlo.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi