Emergenza: circostanza imprevista, accidente, momento critico che richiede un intervento immediato. Questa la definizione che il dizionario dà della parola “emergenza“. E per ciò stesso, viene da chiedersi, non dovrebbe essere una sua prerogativa la temporaneità?
Enrico Michetti a ‘Un giorno speciale’ ha sollevato una questione particolarmente spinosa. Da quanto ci spiega il direttore di Gazzetta Amministrativa, infatti, ciò che si sta verificando con il prolungamento continuo della condizione di emergenza sta di fatto modificando la Costituzione toccandone i suoi passaggi non solo più importanti, ma che addirittura sarebbe impossibile modificare, neanche con una legge di revisione costituzionale.
Stiamo parlando dei diritti fondamentali e, nello specifico, della libertà e del diritto al lavoro.
“Questi arresti domiciliari di cui siamo affetti da più di un anno – chiarisce il Professore – sono privazioni che vanno a modificare la Costituzione dei diritti fondamentali. Come? Facendo tanti provvedimenti emergenziali in fila e trasformando l’emergenza in un sistema ordinario”.
Siamo di fronte a una vera e propria illegittimità dunque, e come non manca di puntualizzare il Prof. Michetti “neanche le peggiori dittature lo fanno”. Con Francesco Vergovich e Fabio Duranti, ecco il video del suo intervento.
“Se esiste un’emergenza che può giustificare la privazione dei nostri diritti fondamentali? No. Adesso abbiamo raggiunto un livello parossistico. Io mi ero trattenuto fino ad oggi. La libertà e il lavoro su cui si fonda la nostra Repubblica non possono essere modificati neanche da una legge di revisione costituzionale. Questo deve essere chiaro e non lo dice nessuno. Può essere oggetto di una limitazione, vuol dire che il diritto si comprime un pochino, ma a termine!
Non si può fare un provvedimento emergenziale sine die, l’emergenza è un fatto temporaneo. Se non c’è questo termine hai di fatto modificato la costituzione. Come? Facendo tanti provvedimenti emergenziali in fila e trasformando l’emergenza in un sistema ordinario. E questo è illegittimo! Neanche le peggiori dittature lo fanno.
Questi arresti domiciliari di cui siamo affetti da più di un anno sono privazioni che vanno a modificare la Costituzione dei diritti fondamentali. Bisogna avere il coraggio!”