Sono tantissimi i temi scottanti che riguardano direttamente il Governo in questo periodo: dalla campagna di vaccinazione annunciata come una potenza di fuoco e che si sta rivelando a corto di dosi sufficienti per tutti, a tutta la vicenda sul piano pandemico del 2020 che coinvolge il riconfermato Ministro della Salute Roberto Speranza. Eppure sembra che nel corso delle conferenze stampa, uniche occasioni per interfacciarsi con l’esecutivo, di domande spinose non ne arrivino mai. Un caso? Ci sono questioni più importanti che meritano l’attenzione di pubblico e giornalisti?
L’unica cosa certa è che con ogni evidenza certe testate godono di una maggiore disponibilità a presenziare alle conferenze rispetto ad altre. Ad aver subito una vera e propria esclusione, la redazione di ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti: “Io voglio dire con grande tristezza che noi giornalisti non siamo neanche ammessi alle conferenze stampa. Ma che paese è? Noi nell’ultima non siamo stati ammessi per problema Covid. Tre giornalisti in una sala di 200 metri”.
A raccontarlo ai nostri microfoni nel corso di ‘Un giorno speciale’ proprio il giornalista e conduttore di La 7, che si trova attualmente sotto scorta dopo aver subito minacce da parte del boss Graviano per un’inchiesta condotta su alcuni detenuti per mafia scarcerati per l’emergenza coronavirus
“Queste cose non si dicono – continua – ma il vero problema è che i giornalisti veri non riescono più a fare le domande. Il problema vero è questo”.
Dito puntato anche e soprattutto su Roberto Speranza il quale da tempo si rifiuta categoricamente di rispondere alle domande che riguardano il piano pandemico: “Questo credo che sia qualcosa di incredibile. Un mio giornalista – racconta Giletti – ha aspettato due ore sotto l’acqua per fargli delle domande sul piano pandemico, niente non gli ha neanche detto degnamente una scusa banale di quelle tante che ha dato. Io credo che sia un dovere. I politici sono pagati da noi, sono rappresentanti del nostro paese e hanno il dovere di sottoporsi alle domande. Poi andare ai programmi o non andare è una loro libertà, ma rispondere alle domande sì”.
Con Francesco Vergovich, ecco il video completo della sua intervista.