Diego Fusaro
Vannacci va criticato, non censurato: gli stanno facendo un favore
Censurare nelle librerie il libro del generale Vannacci, intitolato Il mondo al contrario, pare stia diventando un vero e proprio sport nazionale. Vero è...
Privatizzazione dei porti: la nuova trovata del Ministro Tajani che fa...
E adesso il ministro del governo della destra bluette neoliberale Tajani propone disinvoltamente la privatizzazione dei porti. Proprio così, la privatizzazione dei porti, come se fosse la cosa più ovvia e più normale del mondo. Tajani ha detto che il governo ha bisogno di fare cassa e dunque a estremi mali bisogna far fronte con estremi rimedi.
Si tratterebbe, se mai dovesse avvenire, di un ulteriore tassello nell'esiziale processo di privatizzazione integrale del mondo della vita e ciò secondo quel paradigma americano che ormai sta letteralmente colonizzando e conquistando anche il continente europeo. L'Unione Europea stessa, come più volte abbiamo sottolineato, lungi dal contrastare i processi della globalizzazione neoliberale e ciò che più li ha favoriti nel vecchio continente. La cosa massimamente sorprendente è che la proposta di Tajani provenga con tutta evidenza da un governo, quello di Giorgia Meloni, che ancora ha il coraggio dopo tutto di definirsi, non si sa con quale coraggio, patriota e sovranista.
In realtà si tratta, in maniera inconfutabile, di un governo palesemente nemico dell'interesse nazionale e altresì palesemente cultore dell'interesse globalista del capitale no border e della grande finanza del padronato cosmopolitico. Un governo che all'Italia preferisce l'Unione Europea, alla pace preferisce l'imperialismo a stelle e strisce, al bene comune preferisce la logica illogica della privatizzazione integrale, financo dei porti, secondo l'eventualità sbandierata dal ministro Tajani. Detto altrimenti, si tratta di un governo che, al di là degli altisonanti proclami ideologici puntualmente disattesi, si presenta a tutti gli effetti come la continuazione peggiorativa, se mai è possibile, del governo dell'euroinomane di Bruxelles, Mario Draghi.
Di questo passo, il governo di Giorgia Meloni potrebbe presto arrivare a privatizzare l'intero mondo della vita, financo l'aria che respiriamo. Sulla questione della privatizzazione dei porti, per una volta tanto si è risvegliata, dulcis in fundo, anche la CGL, che dopo un lungo torporio,se preferite dopo un lungo letargo, è tornata a parlare del tema del lavoro. E lo ha fatto ponendosi, a ragion veduta in questo caso, alla proposta sciagurata del governo di Giorgia Meloni relativa alla discussa idea della privatizzazione dei porti.
Meglio tardi che mai, verrebbe spontaneo commentare, ma poco cambia in realtà rispetto alle tendenze esiziali che stanno investendo il nostro paese e che, poco importa se vi sia la destra blu etnoliberale o la sinistra fucsia neoliberale, sono ugualmente all'insegna della privatizzazione integrale del mondo della vita nell'accezione prima richiamata. Sarebbe più che mai necessario oggi difendere l'interesse nazionale e procedere nella direzione opposta rispetto alle privatizzazioni. Bisognerebbe semmai nazionalizzare gli assetti fondamentali dell'economia nazionale.
Ma è esattamente ciò che non fanno i governi neoliberali, poco importa se di destra o di sinistra.
Radioattività - Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro
Il Giappone riversa le acque contaminate di Fukushima nell’oceano, ma obbligano...
Fa indubbiamente assai discutere la scelta del Giappone di riversare nell'oceano le acque contaminate di Fukushima. Fukushima come sappiamo è stata la sede della...
I paesi del BRICS fanno paura all’occidente filoamericano: stanno agendo per...
Dal 2024 il gruppo dei BRICS si estenderà e comprenderà altri sei paesi. In particolare nuovi sei membri effettivi entreranno a far parte dei BRICS, cioè dei paesi disallineati rispetto all'ordine americano centrico. E questi nuovi paesi saranno l'Argentina, l'Egitto, l'Etiopia, l'Iran, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi. Fa discutere soprattutto naturalmente l'ingresso dell'Arabia Saudita, che non per caso Repubblica, rotocalco turbomondialista, voce del nuovo ordine Washingtoniano, liberal globalista, indica nel suo articolo dedicato al tema come il paese scandalo di questa alleanza, di questa unione o confederazione che dir si voglia? Ebbene i BRICS in effetti fanno paura all'occidente a trazione atlantista e lo scalpitare di Repubblica neè una delle tante prove. La auspicabilissima possibilità di un mondo multipolare infatti, cioè sottratto all'imperialismo di Washington e alla globalizzazione americanocentrica, passa necessariamente dai BRICS e dalla loro capacità di coordinarsi in funzione antiatlantista. I BRICS sono i cosiddetti stati non allineati che stanno faticosamente, e direi anche ambiziosamente, provando a strutturarsi in maniera autonoma e coesa, con un fine molto preciso.Resistere insieme, facendo dell'unione la loro forza, alla violenza dell'imperialismo made in USA. Tra gli obiettivi non secondari di questa alleanza in fieri vi è quella che è stata, a ragion veduta, definita la dedollarizzazione del mondo, vale a dire la creazione di un sistema di scambi affrancato dall'imperialismo monetario del dollaro americano. Il Brasile di Lula in particolare, come sappiamo, si è fatto portavoce di questa fondamentale istanza.Un'istanza decisiva, voglio sottolinearlo, per la genesi di un mondo realmente multipolare. A rendere ancora più ambizioso e potenzialmente efficace il progetto è la sempre crescente vicinanza ai BRICS della Cina di Xi Jinping e della Russia di Putin, che sempre più stanno provando a organizzare intorno a sé il fuoco della resistenza all'imperialismo a stelle e strisce. Questa saldatura tra la Cina e la Russia, da una parte, ei BRICS dall'altra, è ciò che più temono gli Stati Uniti, i quali sono ben consapevoli del rischio elevatissimo della perdita della loro egemonia planetaria.Bisogna autenticamente sperare nella capacità dei BRICS, con l'aiuto della Cina e della Russia, di generare un mondo multipolare o poliarchico che dir si voglia. vale a dire un mondo sottratto all'imperialismo violento di Washington, che pure si presenta ideologicamente come democrazia dei diritti umani, di sottrarsi a questa violenza e di creare un nuovo equilibrio planetario. Sembrava che con il 1989 si fosse instaurato un regime monocratico e monopolare, quello statunitense identificato de facto con la globalizzazione come americanizzazione coatta del mondo, E invece la storia, che non smette mai di riservarci sorprese e che resta dopo tutto il regno dell'imponderabile, ci ha insegnato che è possibile l'emergenza di un mondo multipolare.La vicenda dei BRICS che stiamo discutendo ne è indiscussamente la prova.Radioattività - Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro
Sarkozy e Merkel convinsero Berlusconi a dimettersi: il secondo colpo di...
Nei giorni scorsi è comparso su diversi quotidiani nazionali un articolo ripreso e presentato in forme differenti nel quale viene data la parola a Sarkozy, ex presidente francese che ha svolto una parte importantissima nella storia di Francia ed Europa. Ebbene, Sarkozy ammette che egli e la Merkel convinsero a suo tempo, correva l'anno 2011, Silvio Berlusconi a dimettersi e ad abbandonare il ruolo che aveva fino a quel momento svolto in qualità di Presidente del Consiglio Italiano. Il seguito della vicenda lo conosciamo bene ed è tristemente noto. Vi fu a quel tempo un vero e proprio colpo di stato finanziario voluto da Bruxelles. Un colpo di stato finanziario che impose all'Italia una giunta militare economica, quella del governo di Mario Monti, con tanto di riforme, lacrime e sangue firmate Elsa Fornero. Ebbene, il governo di Mario Monti, espressione diretta dell'eurocrazia dilagante e non certo dell'interesse nazionale, bensì di quello internazionale del capitale finanziario targato Unione Europea aveva un solo obiettivo: imporre le riforme volute dall'UE.
Riforme che, in fondo, miravano soltanto a riorganizzare la spesa pubblica e l'assetto della nazione in chiave schiettamente neoliberale. Si trattava insomma di imporre all'Italia un governo che non avesse alcun rapporto con il popolo che aveva votato. Silvio Berlusconi, poteva piacere oppure no, ma era pur sempre stato votato dagli italiani, aveva in qualche modo un rapporto diretto con il popolo che lo aveva votato, il governo di Mario Monti no, in quanto governo tecnico, ossia il nome pudico che viene dato alle dittature finanziarie nel nuovo millennio, il governo Mario Monti non aveva alcun rapporto con il popolo italiano e rispondeva semplicemente alle algide ragioni dei mercati e della plutocrazia neoliberale con sede a Bruxelles. Ora, la recente ammissione di Sarkozy che stiamo oggi commentando non fa altro che suffragare l'ipotesi di fondo che già altre volte abbiamo sviluppato ed espresso. Si tratta, a ben vedere, del secondo colpo di Stato subito dall'Italia in vent'anni. Il primo colpo di Stato fu manipulite, un vero e proprio colpo di Stato giudiziario, teso a demolire la Prima Repubblica, a ciò che si potesse imporre la svolta liberista richiesta dal nuovo ordine mondiale post-1989, e dunque tale da coinvolgere, dopo mani pulite, anche l'Italia.
Quell'Italia che non per caso si avviò a quel tempo alla rivoluzione liberale con messa fuori gioco della prima repubblica e passaggio alla seconda. Era anche l'anno di Maastricht il 92, era l'anno del panfilo Britannia, era insomma un anno di riorganizzazione tellurica e radicale del nostro paese. Il secondo colpo di stato fu appunto quello di ordine finanziario voluto da Bruxelles nel 2011. Ricordo ancora una scena che più di altre descriveva la situazione tragica ma non seria del momento in cui gli italiani non sembravano capireciò che stava accadendo cioè appunto un colpo di stato e anzi in non pochi casi giubilavano per la fine dell'epoca di Berlusconi senza capire che si stava inaugurando un'epoca decisamente peggiore Ricordo allora di un girotondo di donne che a quel tempo giubilavano baldanzose per la caduta di Silvio Berlusconi, convinte che finalmente per le donne si aprisse una stagione di diritti e di rispetto, proprio quando, questo è il punto tragicomico, il governo di Mario Monti si accingeva ad alzare impietosamente l'età pensionabile anche per le donne, e ciò in perfetto stile neoliberale. Radaioattività - Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro
Ucraina, i tre titoli mainstream che fanno invidia a Orwell: c’è...
Sul fronte della propaganda bellica e imperialistica della NATO, quella che viene propugnata urbi et orbi dall'Occidente ridotto a semplice espressione geografica dell'imperialismo statunitense,...
Italia ultima, arriva il dato sul lavoro che non ha precedenti:...
L'Italia risulta all'ultimo posto per quel che concerne i neolaureati con occupazione. Si trova la notizia su tutti i principali quotidiani, da Repubblica al...
Il libro di Vannacci è una delle cose più brutte che...
Molto si sta discutendo in questi giorni del caso del generale Roberto Vannacci, destituito per il suo controverso libro: "Il mondo al contrario". Nel...
Michela Murgia e Pasolini: perché il paragone non sussiste
Sulla Stampa esce nei giorni scorsi un articolo in cui vengono equiparati Michela Murgia, recentemente scomparsa e Pierpaolo Pasolini. Con ciò la scrittrice sarda...
Un prete suona musica techno alla consolle prima della Messa, ecco...
Non vi sarà certo sfuggita una scena memorabile della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, organizzata dalla Chiesa Cattolica alla presenza di Bergoglio. La...
Cara Meloni, che brutta fine ha fatto il tuo “blocco navale”
Pare che con il governo della destra bluette neoliberale capitanato da Giorgia Meloni, gli sbarchi di migranti in Italia risultino addirittura più che raddoppiati....
Il concetto di famiglia decade: sia la sinistra che la destra...
La chiamano queer family dacché appellarla direttamente distruzione capitalistica della famiglia apparirebbe fuori luogo, stonerebbe. Ma quello in fondo resta il concetto, una elite...
La cancel culture miete altre vittime: Florida, si censura Shakespeare ritenendolo...
C'è una novità che arriva direttamente dalla Florida: alcune scuole della Florida hanno deciso di censurare Romeo e Giulietta di Shakespeare. Questa notizia è...
Cambio di rotta sulle pensioni: per la prima volta in 50...
Secondo alcune proiezioni diffuse nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, vale a dire da quello che è a tutti gli effetti figura come...
Tsunami Biden, la nuova mossa che gela tutti: il retroscena sull’ultima...
Il vegliardo Presidente della civiltà del dollaro, alias Biden, pare che chiederà altri 13 miliardi al Congresso per poter finanziare le armi a Kiev....
La lettera della Francia che avverte l’Africa su Putin: ipocrisia e...
Nei giorni scorsi appariva un surreale articolo su la Repubblica, rotocalco turbomondialista, voce del padronato cosmopolitico e punta di diamante dell’atlantismo neoimperiale.Ebbene, l'articolo in...
Il 70% delle spiagge italiane nelle mani dei privati: il diritto...
Sono dati ufficiali, dati che destano una qualche preoccupazione e che stimolano anche alla riflessione critica e rigorosamente controcorrente. Alludo ai dati relativi alla...
Soros VS Xi Jinping: Russia e Cina rappresentano la vera resistenza...
Era il 16 agosto del 2021 allorché Giorgio Soros che per gli allineatissimi media occidentali figura come un filantropo e mai come un capitalista...
La ventitreenne che vuole sposare il proprio aereo: una società che...
Quella che prenderemo in analisi oggi sembrerebbe una notizia, riportata dai principali quotidiani, scritta per provocare una risata nel lettore, ma evidentemente non lo...
Si fa impiantare cinque microchip sotto pelle: non veniteci a parlare...
Sui principali quotidiani nazionali leggiamo di un italiano che per primo si è fatto impiantare il microchip sottocutaneo. Più precisamente si è fatto impiantare...