L’Europa valuta stop al rialzo dei tassi, ma la Germania dice no: ecco quando...

Il coro dei membri del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea favorevoli a una pausa si fa sempre più forte dopo 10 rialzi consecutivi...

Torna il paventato incubo delle agenzie di rating, ma il problema è tutt’altro

Il governatore uscente della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è stato criticato dal Financial Times per la gestione del debito pubblico italiano. E adesso le...

Fuori controllo generi alimentari e spopolamento: tutto ha un inizio, e si chiama Governo...

Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che l'economia italiana nei prossimi mesi probabilmente rimarrà debole. Lo ha dichiarato il presidente dell'Istat durante un'audizione sulla...

Lo Stato rischia l’autogol sulle tasse delle banche: il clamoroso scenario degli extraprofitti

Il governo ha dovuto fare i conti con la rabbia dei contribuenti, la derisione dell'Europa, le casse vuote a causa della tassa sugli extraprofitti...

Spread e debito, i segnali strani e incomprensibili della BCE che spaventano l’Italia

In Italia, un po' come a Bruxelles, sappiamo tutti che c'è un partito di tipo trasversale che sostiene Forza Spread, perché gioca contro gli...

Il POS sotto i 60 euro è una miniera d’oro per i gestori, e...

Oggi parliamo brevemente della vicenda del POS. Se nell'ultimo trimestre il governo Meloni ha voluto imporre le proprie esigenze alla Commissione europea, a quest'ultima...

Bollette in clamoroso rialzo entro fine anno: lanciato l’allarme su gas e luce fuori...

Sembra che ci siano delle notizie negative per le famiglie italiane. Secondo quanto leggiamo dal primo dicembre la bolletta del gas potrebbe salire circa...

Trent’anni di fallimenti non sono bastati: le associazioni industriali chiedono ancora più Europa

A Berlino si è tenuto il quinto forum tra le associazioni industriali delle tre grandi potenze manifatturiere d'Europa. La manifattura della Germania, dell'Italia e della...

Giorgetti bacchetta Lagarde per l’aumento dei tassi, ma non la dice proprio tutta

Negli ultimi giorni è stata ripetuta sui media, in modo abbastanza ossessivo, una frase pronunciata dal ministro Giancarlo Giorgetti riguardo allo spazio di manovra...

Democrazia e parlamento svuotati di ogni potere: attenzione all’ultima follia ESG

In merito ad alcune puntate che io ho fatto recentemente sul tema ESG, cioè Environment, Social and Governance, un complesso di norme che sta...

Inflazione: il linguaggio aggressivo di Christine Lagarde ormai è sovrastimato

Oggi parliamo dello spread. Un po’ come successe nel 2011, non è ormai più un mistero il fatto che in Italia e anche a Bruxelles ci sia un partito trasversale che tifa forza spread. Avvenne nel 2011 con esiti che ancora ricordiamo, avvenne nel 2018, lo ricorderete, con il primo governo giallo-verde, cioè Lega e 5 Stelle. Seppure con notevoli differenze rispetto a quei due episodi, quello che portò poi al Governo Monti e quello che poi fece cadere il primo governo gialloverde. Ci risiamo, cioè ancora questa volontà italiana di farci del male. Per esempio su Repubblica alcuni giorni fa ha perso un titolo che offriva un'immagine esemplificativa della bagarre che attende il governo nelle prossime settimane e il recente contesto di aumento generalizzato dei tassi di interesse è provocato da aggressive dichiarazioni sul livello del futuro dei tassi provenienti da esponenti della Federal Reserve americana e della Banca Centrale Europea dove il BTP, cioè i buoni del tesoro pluriennali, ha mostrato maggiore sensibilità al rialzo rispetto al Bund, che è l'omonimo decennale tedesco. Ma se noi guardiamo indietro di un anno, il BTP decennale offriva lo stesso rendimento di oggi, mentre il Bund tedesco è saluto dal 2,20 al 2,85%. Per questo motivo lo spread è sceso di 60 punti da circa 255 a circa 195 in questi giorni. Ovviamente bisogna anche ricordare che il 4,7% di un anno fa si registrò con una inflazione record che era quasi al 12% su base annua e con la Banca Centrale Europea che era impegnata a rialzare i tassi a colpi di 75 punti base alla volta. Oggi la situazione è un po' diversa perché siamo con un'inflazione al 54% ad agosto naturalmente, sto dicendo gli ultimi dati noti, e probabilmente potrebbe esserci un calo ad ottobre e quindi quel rendimento potrebbe diventare un richiamo interessante. Insomma l'impressione che in questi giorni gli investitori abbiano sovrastimato le recenti parole di Christine Lagarde che ancora usa un linguaggio aggressivo e non si convinca che non può più seguire la politica monetaria della Fed, cioè della banca centrale americana, perché ci sono grandi differenze storiche e prospettiche sulla ragione dell'inflazione. La nota che vi voglio dare è che continuiamo sempre a parlare di finanza. Abbiamo dei governi che ormai da vent'anni in Italia non capiscono che bisogna cambiare completamente il piano economico. Dobbiamo tornare a parlare di famiglie e soprattutto imprese, perché sono le imprese che creano i posti di lavoro e creano i prodotti e i servizi. Continuare a parlare di finanza per la finanza non ci farà uscire dalla situazione. Malvezzi Quotidiani - L'economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi

Tassare (male) le banche non serve, bisogna cambiare sistema

Secondo quanto si apprende dai giornali come il Corriere della Sera o Il Sole 24 Ore, il Governo ha presentato al Senato un emendamento...

Dietro l’angolo nuove norme liberticide: avremo presto un’altra occupazione dei nostri soldi

Torniamo a parlare della tematica cosiddetta "ESG". Che sia in atto un piano di occupazione dello spazio economico attraverso un sistema di norme definite...

I numeri sul rialzo del PIL negli anni del Covid e una filastrocca sulla...

Oggi voglio dare qualche statistica, ma al di là dei numeri mi interessa commentare il significato, perché molto spesso vengono dati dei numeri statistici...

Dopo 8 anni l’UE decide di fare luce: innescarono una crisi bancaria, ma l’Italia...

Parliamo di un tema che in realtà risale ad otto anni fa, e forse molti di voi ricorderanno quando scrivevo e parlavo del tema...

Il PNRR non è intoccabile come volevano farci credere: abbiamo vissuto 30 anni nel...

Torniamo a parlare oggi di PNRR.Finalmente una decisione che modifica per la prima volta il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il cosiddetto PNRR,...

L’indagine annuale su industria e salari porta alla luce risultati inquietanti per i lavoratori

Nel 2022 l'industria italiana ha registrato una crescita del fatturato nominale del 30,9% e dello 0,6% in termini reali, nonostante l'impatto dell'inflazione. Tuttavia i...

La BCE aumenta i tassi per la decima volta in 14 mesi: il governo...

La Banca Centrale Europea ha deciso il decimo aumento dei tassi di interesse in ben 14 mesi e, come ben sappiamo, quando aumentano i...

Von der Leyen annuncia il piano che toglierà le case agli italiani per darle...

Erano anni che vi avvisavo che volevano arrivare qui, e finalmente ci sono arrivati in modo chiaro, trasparente, lo dicono anche senza  vergogna. L'aggettivo ambizioso emerge nel discorso di Ursula Von der Leyen al Parlamento Europeo sullo Stato dell'Unione  Europea, sottolineando l'importanza di ristrutturare almeno il 50% del patrimonio immobiliare italiano, tradotto le case, per limitare l'aumento della  temperatura terrestre entro il 2050. Vogliono tanto bene all'ambiente. Tuttavia il governo Meloni sembra incerto su questo tema. Non capisco cosa debba esserci d'incertezza, ma comunque in questo contesto è  stata proposta la creazione di un mercato di sostituzione degli immobili, in cui i grandi proprietari immobiliari venderebbero case nuove ad  alta efficienza energetica, ricevendo delle case in cambio con un basso rendimento energetico. Le grandi società di gestione immobiliare  investirebbero quindi nella ristrutturazione delle case, per poi rivenderle. Questa proposta avanzata da Confindustria, Asso Immobiliare. richiederebbe incentivi e sostegno statali che però solleva dubbi riguardo al  valore delle case da permutare e al ruolo dello Stato in un mercato competitivo come quello dell'Unione Europea. Ora, il problema qual è?  La casa ha un significato culturale importante in Italia, essendo parte del concetto made in Italy e della cultura del buon vivere italiano e la maggior parte delle case in Italia è di proprietà dei loro abitanti, non di grandi fondi. La casa rappresenta la famiglia, il lavoro, la crescita, la stabilità. Pertanto io non capisco cosa il governo Meloni debba discutere, perché l'idea folle, assurda, a mio parere agghiacciante, ...

Ormai la Banca centrale europea è in contrasto anche con il sistema delle banche...

L'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, si riunisce per definire la linea ufficiale da esporre nell'audizione davanti alle commissioni riunite Ambiente e Industria del Senato che...

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